giovedì 17 febbraio 2011, ore 16,00
in collaborazione con
Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena
Corso Vittorio Emanuele II, n. 59
NUOVE PROSPETTIVE
DEGLI STUDI MURATORIANI
prof.Ferdinando Taddei
arch. Emilio Montessori
Saluti e apertura dei lavori
prof. Alfredo Cottignoli
Università di Bologna - sede di Ravenna
Muratori tra etica ed estetica
prof. Fabio Marri
Università di Bologna – Centro di Studi Muratoriani, Modena
Muratori filosofo: più Oltralpe che a Modena?
dott. Rossella Bonfatti
A proposito di "modernità" muratoriana
dott. Federica Missere
Muratori proiettato nel futuro: ora anche “in rete”
(con dimostrazione pratica)
Al Muratori (che, giova ricordarlo, fu annoverato tra gli Accademici Dissonanti sin dal 1700) l’Accademia delle Scienze modenesi ha sempre dedicato un’attenzione particolare, che si è intensificata a partire dal secondo centenario della nascita (1872), quando Luigi Vischi compilò il catalogo dei manoscritti muratoriani, tuttora insostituito; nel Novecento, furono (tra gli altri) accademici come Benvenuto Donati, Giulio Bertoni, Tommaso Sorbelli ad aprire la strada per i due grandi congressi del 1950 e 1972, dai quali scaturì una serie di studi guidati da personaggi come Alberto Vecchi, Giuseppe Pistoni, Pericle Di Pietro, per citare solo alcuni studiosi recentemente scomparsi.
In particolare, è in corso la grandiosa edizione nazionale del Carteggio, iniziata nel 1975 con la previsione di 46 volumi: al servizio di essa sono orientate numerose pubblicazioni degli ultimi anni, tra cui si cita la bibliografia dei 2050 corrispondenti curata nel 2008 da Roberta Turricchia e Federica Missere. A quest’ultima si deve anche il recente impianto del sito web centrostudimuratoriani.it, che sta proiettando Muratori verso l’attenzione di tutto il mondo. Sul versante editoriale, con cadenza presso che annuale stanno uscendo volumi di carteggi, cui si sono aggiunte, sul finire del 2010, le indagini di Rossella Bonfatti sulla formazione del Muratori nella Milano di fine Settecento e l’elaborazione di una propria dottrina estetica, e inoltre l’edizione integrale delle corrispondenze intercorse col mondo germanico, curata dalla cattedratica di Dresda (sede alla cui casa regnante Muratori dedicò le Antiquitates Italicae Medii Aevi) Maria Lieber, da Daniela Gianaroli e Fabio Marri. Proprio grazie ai carteggi (in massima parte inediti) con esponenti della cultura tedesca e imperiale
(da Leibniz in avanti) è possibile delineare nascita e progressi dell’ideologia, “filosofica” nel senso più ampio del termine, che portò Muratori ad essere visto, durante tutto il Settecento e ancora fino ai romantici e a Carducci,
come uno dei “lumi” decisivi per il progresso civile della nuova Europa.